martedì 14 agosto 2007

cotoletta alla berlinese - parte I

tenterò di essere breve (per quanto posso) nel raccontare i miei giorni nella capitle tedesca tenendo conto di pochi ma importantissimi punti :
  • sono le 4.18 del mattino e sono piuttosto imbastita;
  • le cose che sto per scrivere stanno per essere filtrate dal pensiero contaminate, avrei dovuto scriverle passo passo e in loco, soprattutto;
  • ho fame.

otto agosto duemilasette:

comincio a scrivere all'aeroporto: mentre me ne guardo bene da entrare subito al gate mi guardo attorno.. tutte facce da partenza, bagagli, zaini, carrelli. tutti che non stanno più nella pelle, io compresa. con il mio quadernetto appena comprato parto con tante aspettative. sciarpina, borsa a tracolla, zen a tutto volume.

un volta salita sull'aereo mi rendo conto che bisognerebbe dedicare un post solo al personale di bordo easyet. mi fanno piegare in due dalle risate, sembra che dicano : 'ok facciamo partire sto autobus da cielo e finiamola qui, tanto nella remota possibilità di ammaraggio moriremmo tutti comunque, no?'

arrivata a Berlino patrizia mi aspetta con un cartello 'welcome to berlin'. lì conosco anche elisa, una ex volontaria come patrizia , che guarda caso sarà anche sullo stesso volo di ritorno.

una volta lasciati i bagagli a weinerstrasse (e i primi 4 piani a piedi con la valigia hanno fatto molto per stroncarmi) ci aggiriamo per il quartiere alla ricerca di un famoso doner, dove mangio un panino di felafel - o falafel, entrando subito così nella strana vita berlinese-vacanziera che non prevede orari per mangiare, nè per dormire.

dopo pranzo ce ne torniamo a casa, e prima di addormentarmi sul sofabed non poi così comodo, si parte subito con due cannettine di erba in modalità relax.

si esce per cena, si va a mangiare in un ristorante italiano di amici di amici, after dinner in un locale e finalmente il Tacheles. è una casa occupata dove si fa festa, sempre e comunque. si beve, si balla, si fuma. fumare erba è tollerato. un ragazzo mi ferma e mi chiede in spagnolo (?) se bevo qualcosa.. io non lo capisco (stanchezza e musica alta mischiate alla mia naturale pessima ricezione) ma fa niente: tutto a berlino è cosi accomodante...

si torna a casa col Nachtbus.

nove agosto:

sveglia tardi, coffee on the go e giro al supermercato.. ci si sposta verso i luoghi turistici. checkpoint charlie, porta di brandeburgo, reichstag, alexanderplatz, eccetera. ne ho visti un po,. ma di certo non ho visto tutto. certo con il 100 che ti porta in giro per la città è una gran figata. scendi alla fermata che vuoi, ti fermi a far la turista, risali e scendi al sito successivo.

davanti al reichstag c'è un fantastico parco dove piu o meno tutti si svaccano senza scarpe a fumare, o a giocare, o semplicemente fare una pausa. eccoli. una giovane coppia tedesca improvvisa una partita di volano, e dall'altra parte un gruppo di inglesi chiacchierano. alcuni bivaccano.

dopo il giro turistico molto streetstyle torniamo a casa , i subsonica ci fanno da colonna sonora mentre con la testa sono altrove. non poi così distante.

si esce alla volta di un locale sul fiume, vicino alla east side gallery. un tizio mi si avvicina e con una scusa del cazzo ( do u have a lighter, please?) comincia a conversare amabilmente con me in inglese e alla fine invita me e tutte a una festa - a party- in un locale. a berlino non è mai tardi per entrare in un locale, o in discoteca, o in uno squat.

nel locale c'era anche uno strano individuo mascherato da saddam hussein. lo abbiamo ritrovato poi on the way home con diverse birre in mano.

torniamo a casa con un nachtbus, ma sbagliamo fermata. allora ne si trova un altro, lo si aspetta sedute per terra, a berlino è normale.

dieci agosto :

mattinata (anzi primissimo pomeriggio) al mercato turco, pranzo/colazione con non mi ricordo cosa, probabilmente schifezze.

nel pomeriggio decido di andare a vedere ciò che resta del muro, la east side gallery, a cui ho dedicato circa una trentina di foto.

con la musica nelle orecchie (selezione casuale: da amy winehouse ai dramas, passando per subsonica e muse) ne approfitto per pensare un pò. c'è il sole e io sudo nella mia felpa nuova, ma il toglimetti mi ha stufato. da li a poco mi ammalo, praticamente.
comincia a farmi mal di gola, ma va bene. ho sempre addosso gli stessi vestiti, ma va bene. mi arriveranno le mie cose, ma andrà bene.

a berlino si cammina tanto.

nel frattempo arriva evelyn.

cena al ristorante indiano: tre italiane, una estone e un ungherese (?). il cameriere indiano parlante tedesco ci dice che siamo multiculti. la lingua franca è sempre e comunque l'inglese.

si va a ballare in una discoteca : la havana. qui si balla hip hop, salsa/merengue etc/ raggaeton. la martina ovviamente si dirige subito nella sala hip hop, dove balla tutta la serata e ovviamente cucca. ovviamente cucca un bel ragazzo di colore con cui balla (in maniera pi che figurata direi) tutto il tempo. nel frattempo gli ormoni banchettano. riesce anche a farsi offrire da bere. peccato che le sue care amiche mestruazioni hanno deciso di arrivare proprio quella sera li. quindi niente sesso per la martina.

alla fine della serata conosciamo due ragazzi uno argentino e uno colombiano. elisa si fa quattro passi di latino con un bel portoghese di colore, mentre sfodero il mio spagnolo un po blando..

usciamo da lì che è giorno, facciamo colazione e ritorno a casa con la metro.

e adesso non ho piu voglia di raccontare, a presto per la seconda parte!

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